Decreto Flussi 2022: semplificazioni per le assunzioni e nuovo decreto bis in arrivo

Decreto Flussi 2022: semplificazioni per le assunzioni e nuovo decreto bis in arrivo

Il titolo III  del dl 73 2022 Decreto Semplificazioni, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale   prevede la semplificazione del procedimento di rilascio del nulla osta  per il lavoro subordinato anche stagionale dei cittadini extracomunitari., alla luce della grave crisi internazionale che si ripercuote anche nell’occupazione con carenza di manodopera in molti settori produttivi (manifattura agricoltura ristorazione ecc)

Va sottolineato che gli accertamenti e ai controlli per la  tutela dell’ordine e la sicurezza pubblica ed a quelli per la tutela del lavoratore non sono abrogati ma si svolgono successivamente all’inizio del rapporto di lavoro, e in caso di irregolarità provocano la revoca del nulla osta. 

 Le modifiche si applicano esclusivamente :

  1. al  decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 dicembre 2021  (cd. Decreto flussi 2021)  e 
  2. a un successivo decreto per l’anno 2022, di prossima adozione, che viene cosi annunciato ufficialmente, dopo le anticipazioni da parte del presidente del Consiglio e del Ministro del lavoro .

In sintesi , vediamo di seguito le principali novità.

Semplificazione nulla osta al lavoro cittadini extracomunitari

Il termine  per il rilascio del nulla osta al lavoro subordinato da parte dello sportello unico per l’immigrazione delle Prefetture, viene portato da 60 a 30  giorni, decorrenti per i lavoratori rientranti nel decreto flussi 2021 dal 22 giugno 2022 

Resta salva l’applicazione del silenzio assenso per i lavoratori stagionali  a determinate condizioni ossia:

    in presenza di autorizzazione nei cinque anni precedenti a prestare lavoro stagionale presso lo stesso datore di lavoro e

    rispetto da parte del lavoratore  delle  condizioni indicate nel precedente  permesso

Il nulla osta al lavoro quindi  costituisce autorizzazione allo svolgimento dell’attività lavorativa sul territorio nazionale anche senza il rilascio preventivo di :

  • visto dal Paese di origine, 
  •  sottoscrizione del  contratto di soggiorno con il datore di lavoro presso lo sportello unico e 
  • richiesta per il permesso di soggiorno per motivi di lavoro al Questore. 

I passaggi sopracitati dell’iter  ordinario  vengono svolti  contestualmente all’inizio dell’attività lavorativa to e laddove sopravvenga l’accertamento di criticità  si avrà la revoca del nulla osta .

Restano confermati gli obblighi  per il datore di lavoro previsti dalla normativa vigente :

  1. garanzia della disponibilità di  un  alloggio  per  il lavoratore che rientri nei parametri minimi previsti  dalla  legge  
  2. impegno  al  pagamento  delle spese  di  viaggio  per  il  rientro  del  lavoratore  nel  Paese  di provenienza.

Per le  domande che saranno presentate a seguito dell’adozione del prossimo decreto di programmazione dei flussi di ingresso degli stranieri per l’anno 2022.  il termine ridotto di trenta giorni per il nulla osta decorre dalla data di ricezione delle domande.  

La nuova procedura è applicabile anche per i cittadini stranieri che si trovavano nel territorio nazionale alla data del 1° maggio 2022  per i quali sia stata prodotta proposta di lavoro con:

  •  presenza documentata  con documentazione rilasciata con una data certa da un organismo pubblico 
  •  mediante rilievi fotodattiloscopici dell’autorità di pubblica sicurezza o 
  •  tramite una dichiarazione in frontiera a seguito di ingresso per motivi turistici o studio o simili . 

Soggetti esclusi dalla semplificazione dei nulla osta Decreto flussi

Sono esclusi dalla possibilità di essere ammessi alle  procedure  semplificate coloro:

  •  nei cui confronti sia stato emesso un provvedimento di espulsione  
  •  che risultino segnalati ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato; 
  •  che risultino condannati per uno dei reati previsti dall’articolo 380 del codice di procedura penale o per i delitti contro la libertà personale ovvero per i reati inerenti agli stupefacenti, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori;
  • che siano considerati una minaccia per l’ordine pubblico o la sicurezza dello Stato.

Decreto flussi bis: in arrivo oltre 70.000 assunzioni per lavoratori stranieri e iniziative di formazione nel settore edile

Previste nuove assunzioni per stranieri con la prossima emanazione del secondo Decreto Flussi del 2022, il Decreto Flussi bis. La Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha annunciato che sono in corso i lavori per accogliere in Italia un numero ben superiore di lavoratori extracomunitari rispetto ai 69.700 già previsti quest’anno dal provvedimento varato a dicembre 2021. Un intervento che si affianca al protocollo firmato dalle parti sociali e dai Ministeri del Lavoro e dell’Interno per formare e avviare al lavoro nel settore edile 3.000 rifugiati e altri migranti vulnerabili, per accompagnarli nel percorso verso l’autonomia e per sostenere la crescita trainata da Superbonus e PNRR.
Ma andiamo a vedere, più nel dettaglio, cos’è il Decreto Flussi bis, quali sono le novità in arrivo sul fronte assunzioni con il prossimo provvedimento e cosa prevede l’accordo per l’inserimento di 3.000 migranti vulnerabili, oltre alle motivazioni alla base di tali iniziative.

Il Decreto Flussi è il provvedimento del Governo che stabilisce il numero massimo di cittadini stranieri provenienti dal Paesi extra Ue che ogni anno
possono fare ingresso in Italia per lavorare. Nel decreto si fissano le quote di ingresso differenti per i lavoratori stagionali, i lavoratori autonomi e i
lavoratori subordinati non stagionali. Vengono inoltre fissate quote per convertire in lavoro i permessi di soggiorno rilasciati per motivi di studio, di cui parliamo in questo articolo dedicato, o per convertire in lavoro subordinato non stagionale i permessi di soggiorno rilasciati per lavoro stagionale.

In particolare il Decreto Flussi 2021 (DPCM del 21 dicembre 2021 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 gennaio 2022), che stabilisce le quote per il 2022, ha raddoppiato i numeri rispetto a quelli dei sei anni precedenti ammettendo 69.700 lavoratori di cui oltre 40.000 stagionali (dal 2016 la quota era 30.850). Un numero che, a quanto pare, non è sufficiente a coprire il bisogno di manodopera richiesto dai datori di lavoro che in base alla
procedura devono richiedere il nulla osta al Ministero degli Interni per fare entrare in Italia i lavoratori. Basti pensare che quest’anno, come ha dichiarato il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni in risposta ad un’interrogazione alla Camera, sono state presentate 205 mila domande, di cui oltre 98 mila di lavoratori stagionali.
Alla mancanza di lavoratori in determinati settori e alla necessità di fare leva sulla manodopera straniera hanno risposto le associazioni di settore che hanno siglato un protocollo triennale per l’inserimento socio lavorativo di cittadini rifugiati e migranti con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con il Ministero dell’Interno. Il Protocollo, in particolare, promuove diverse attività di cooperazione mirate a favorire la formazione e l’inserimento lavorativo di almeno 3.000 cittadini richiedenti e titolari di protezione internazionale ed immigrati in condizioni di vulnerabilità,
compresi i giovani che escono da progetti di accoglienza per minori non accompagnati. L’adesione all’accordo, tra l’altro, rimane aperta alle altre
organizzazioni datoriali del settore. Gli interessati, individuati nei Centri di accoglienza straordinaria e nel Sistema di accoglienza e integrazione vengono inseriti nei percorsi di formazione delle scuole edili, coordinate dall’ente paritetico Formedil e fanno esperienze su campo con tirocini da svolgersi direttamente presso le imprese di settore. Per i minori stranieri non accompagnati e per coloro nel frattempo diventati maggiorenni sono previsti anche interventi pilota basati sull’attivazione di contratti di apprendistato. In sostanza, i beneficiari verranno segnalati dai Centri d’accoglienza alle scuole edili distribuite su tutto il territorio nazionale che, a loro volta, attueranno una formazione mirata per ogni singolo beneficiario da concludersi con tirocini presso le singole imprese. Il Protocollo ha durata triennale dal 16 maggio 2022 ma, a fronte di apposita intesa tra le parti, può essere modificato, integrato e prorogato.

Per maggiori informazioni ed assistenza nella procedura di richiesta nulla osta per lavoratori stranieri e per sollecitare le precedenti richiesta potete chiamare al 3394552419 Avv. Lucio Orlando Vice direttore Fenimprese Salerno

Lucio Orlando

FenImprese Salerno è un'associazione datoriale senza fini di lucro, nata dall’incontro di giovani professionisti ed imprenditori della provincia di Salerno, che sentono sempre di più l’esigenza di essere rappresentati presso le istituzioni

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